PNRR: investimenti agevolabili
Introduzione
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) prevede un pacchetto di investimenti e riforme (per un totale di 191,5 miliardi di euro stanziati) ripartite in sei missioni.
1. Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura - 40,32 miliardi
2. Rivoluzione verde e transizione ecologica - 59,47 miliardi
3. Infrastrutture per una mobilità sostenibile - 25,40 miliardi
4. Istruzione e ricerca - 30,88 miliardi
5. Inclusione e coesione - 19,81 miliardi
6. Salute - 15,63 miliardi
I progetti nella missione “Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura”, hanno l’obiettivo di favorire l’innovazione in chiave digitale, sostenendo l’infrastrutturazione del Paese e la trasformazione dei processi produttivi delle imprese.
Il Ministero punta, inoltre, a sostenere gli investimenti strategici nell’ambito della Transizione 4.0 e favorire i progetti innovativi per le filiere del Made in Italy.
Scopri i vantaggi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Beneficiari
Tutte le imprese italiane a prescindere dalla natura giuridica, dalla dimensione e dal settore produttivo, in regola con il DURC e che rispettino le normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.
Investimenti Agevolabili
Sono ammissibili gli investimenti in beni materiali e immateriali strumentali nuovi, contemplati in apposito elenco, effettuati:
• dal 1° gennaio 2020 al 31 dicembre 2020, purché entro il 31.12.2019 non sia stato versato al fornitore acconto almeno pari al 20% del bene;
• dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2025;
• dal 1° gennaio 2026 al 30 giugno 2026, a condizione che, entro il 31 dicembre 2025 si siano verificate entrambe le seguenti condizioni: l’ordine sia stato accettato dal venditore e l’impresa abbia già pagato un acconto di almeno il 20% del costo dell’investimento.
Gli investimenti ammissibili devono rientrare in una delle seguenti categorie:
1) Beni materiali aventi specifiche caratteristiche tecnologiche ricompresi nell’allegato A alla Legge n. 232/2016
2) Beni immateriali (ad es. software e piattaforme) aventi specifiche caratteristiche tecnologiche ricompresi nell’allegato B alla Legge n. 232/2016; tali beni immateriali sono agevolati indipendentemente dal fatto che l’impresa abbia acquisito anche un bene materiale ricompreso nell’allegato A di cui al precedente punto 1).
Restano esclusi dall’agevolazione i veicoli strumentali all’attività d’impresa, i beni con coefficiente di ammortamento inferiore al 6,5% (generalmente opere infrastrutturali, come ad esempio opere idrauliche fisse, serbatoi, condutture ecc…) nonché i beni gratuitamente devolvibili delle imprese che operano in concessione e a tariffa nei settori dell’energia, dell’acqua, dei trasporti, delle infrastrutture, delle poste, delle telecomunicazioni, della raccolta e depurazione delle acque di scarico e della raccolta e smaltimento dei rifiuti.
Agevolazione
Credito d’imposta concesso in misura variabile come da seguenti tabelle:
BENI MATERIALI 4.0 | |||||||||
Periodo | Periodo | Periodo | Periodo | ||||||
Importo di spesa | 1 Gen 2020 15 Nov 2020 |
16 Nov 2020 30 Giu 2021* |
1 Lug 2021 31 Dic 2021 |
1 Gen 2022 31 Dic 2022** |
1 Gen 2022 31 Dic 2022 |
1 Gen 2023 30 Giu 2023** |
1 Gen 2023 31 Dic 2025 |
1 Gen 2026 30 Giu 2026** |
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0 – 2,5 mln € | 40% | 50% | 40% | 20% | |||||
2,5 – 10 mln € | 20% | 30% | 20% | 10% | |||||
10 – 20 mln € | - | 10% | 10% | 5% |
* In presenza di acconto versato dal 1° gennaio 2020 al 15 novembre 2020 pari o superiore al 20%, le percentuali di beneficio si riducono del 10%
** In presenza di ordine ed acconto già pagato di almeno il 20% del costo dell’investimento entro il 31.12.2021. Per gli investimenti a finalità green (che saranno individuati da apposito decreto ministeriale) che saranno effettuati dal 2023 e che eccedono i 10 mln € e fino a 50 mln €, è riconosciuto un credito d’imposta ulteriore del 5%
BENI IMMATERIALI 4.0 | |||||||||
Periodo | Periodo | Periodo | Periodo | ||||||
1 Gen 2020 15 Nov 2020 |
16 Nov 2020 30 Giu 2021* |
1 Gen 2021 31 Dic 2023 |
1 Gen 2024 30 Giu 2024** |
1 Gen 2024 31 Dic 2024 |
1 Gen 2025 30 Giu 2025** |
1 Gen 2025 31 Dic 2025 |
1 Gen 2026 30 Giu 2026** |
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Misura beneficio | 15% | 20% | 15% | 10% | |||||
Spesa massima | 700.000 € | 1 mln € | 1 mln € | 1 mln € |
* In presenza di acconto versato dal 1° gennaio 2020 al 15 novembre 2020 pari o superiore al 20%, la percentuale di beneficio resta al 15%
** In presenza di acconto di almeno il 20% del costo dell’investimento versato entro l’anno precedente
Formazione 4.0
Il credito d’imposta formazione 4.0 è stato esteso per tutto il 2022. La misura è volta a sostenere le imprese nel processo di trasformazione tecnologica e digitale creando o consolidando le competenze nelle tecnologie abilitanti necessarie a realizzare il paradigma 4.0.
Il Decreto Aiuti approvato dal Governo Draghi ha introdotto un aumento delle aliquote per il credito d’imposta, e cioè:
- 70% delle spese per le piccole imprese (massimo annuale di 300.000 euro)
- 50% delle spese per le medie imprese (massimo annuale di 250.000€)
- 30% delle spese per le grandi imprese (massimo annuale di 250.000€)
Ci sono, però, due condizioni che devono verificarsi per ottenere questo aumento di credito d’imposta:
- Le attività formative devono essere erogate dai soggetti individuati con decreto del Ministro dello sviluppo economico da adottare entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto
- E i risultati relativi all’acquisizione o al consolidamento delle suddette competenze devono essere certificati secondo le modalità stabilite con il decreto stesso