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Salute e Sicurezza sul Lavoro: Linee di indirizzo per la valutazione del rischio

Capitalimprese e INAIL hanno pubblicato le Linee guida di indirizzo per il monitoraggio e la valutazione del rischio della commissione dei reati relativi a Salute e Sicurezza sul Lavoro, frutto dell’accordo di collaborazione stipulato con l’Istituto di studi sulla responsabilità amministrativa degli enti (Istituto ISR), l’ente di ricerca e sviluppo fondato nel 2005, nonché Partner di Capitalimprese.

 
L’ INAIL ha pubblicato sul proprio sito istituzionale le Linee guida Linee di indirizzo per il monitoraggio e la valutazione del rischio della commissione dei reati relativi a Salute e Sicurezza sul Lavoro, frutto dell’accordo di collaborazione stipulato con Capitalimprese hanno sottoscritto un Accordo di collaborazione, per sviluppare la cultura della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro. Capitalimprese si è avvalsa della collaborazione dell’Istituto di studi sulla responsabilità amministrativa degli enti (Istituto ISR), l’ente di ricerca e sviluppo fondato nel 2005, nonché Partner di Capitalimprese.
Il Protocollo prevede, tra le sue attività, la stesura delle “Linee di Indirizzo per il Monitoraggio e la Commissione dei Reati Relativi a Salute e Sicurezza sul Lavoro di cui al 25 septies del d.lgs 231/01” finalizzate ad indicare modalità per monitorare e misurare tali rischi attraverso la declinazione di specifiche modalità operative conformi alla UNI ISO 45001:18.
La collaborazione tra Capitalimprese e Inail vuole fornire uno strumento utile alla gestione della salute e sicurezza per le Piccole e Medie Imprese Italiane. Ciò in linea sia con la mission dell’Inail che mira a sviluppare la cultura della prevenzione per ridurre gli infortuni e sostenere le imprese che investono in prevenzione, sia con le finalità di Capitalimprese che vuole porsi come interlocutore a tutela della piccola e media impresa creando un contatto diretto con gli Enti e le Istituzioni tutte per favorire una sempre maggior sinergia tra le componenti del mondo economico nazionale.

Reati inmateria di sicurezza del lavoro

I reati oggetto della normativa in esame sono:
1) indebita percezione di erogazioni, truffa in danno dello Stato o di un ente pubblico o per il conseguimento di erogazioni pubbliche e frode informatica in danno dello Stato o di un entepubblico
2) delitti informatici e trattamento illecito dei dati;
3) delitti di criminalità organizzata;
4) concussione, induzione indebita a dare o promettere utilità e corruzione;
5) falsità in monete, in carte di pubblico credito, in valori di bollo e in strumenti o segni di riconoscimento;
6) delitti contro l’industria e il commercio;
7) reati societari;
8) delitti con finalità di terrorismo o di eversione dell’ordine democratico;
9) pratiche di mutilazione degli organi genitali femminili;
10) delitti contro la personalità individuale;
11) abusidimercato;
12) omicidio colposo e lesioni colpose gravi o gravissime, commessi con violazione delle norme sulla tutela della salute e sicurezza sul lavoro;
13) ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita nonché autoriciclaggio;
14) delitti in materia d iviolazione del diritto d’autore;
15) induzione a non rendere dichiarazioni o a rendere dichiarazioni mendaci all’autorità giudiziaria;
16) reati ambientali;
17) impiego di cittadini di paesi terzii l cuis oggiorno è irregolare;
18) reatitransnazionali.

Gestione delle attività sensibili

Le attività sensibili sono quelle attività che sono state individuate come astrattamente rischiose per la commissione dei reati presupposto. Le attività sensibili possono anche essere molteplici, a seconda che riguardino specifici uffici o stabilimenti; ciascuna attività sensibile potrà quindi essere controllata da diversi uffici/responsabili, oppure venire considerata in modo diverso a seconda della posizione logistica, ad esempio in diversi uffici o stabilimenti periferici.
In tal modo si può avere sia un controllo sintetico dal punto di vista dell'attività sensibile, e vedere le diverse rischiosità che presenta rispetto ai controlli che riceve nei vari uffici/stabilimenti in cui viene applicata, sia una panoramica delle attività sensibili per ufficio/stabilimento, partendo invece dall'organigramma aziendale a seconda della tipologia di attività svolta e dei luoghi di lavoro.
Una volta individuate le aree sensibili, si deve valutare la rischiosità di ciascuna di esse. Tale attività passa attraverso l'effettuazione di un attento processo di audit svolto da un esperto di prevenzione dei reati 231 in ambito salute e sicurezza.
Il punto di partenza per l’applicazione del sistema gestionale e del modulo di prevenzione consiste nella mappatura delle aree di processo dell’Ente e delle attività sensibili che fanno parte di ciascuna area di processo:
1. Individuazione delle macro-aree aziendali
2. Mappatura dei processi per ciascuna macro-area
3. Descrizione delle attività inerenti a ciascun processo (flow-chart)
4. Individuazione delle attività sensibili
5. Descrizione delle possibili deviazioni dall’esecuzione corretta dell’attività
6. Descrizione delle conseguenze
7. Valutazione dei rischi per ciascuna attività (Probabilità x Impatto)

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